La via del Latte

Tappa 1 - Parcheggio

Ben 68 alpeggi e 117 malghe costellano il territorio di Lanzada, creando la cosiddetta Via del Latte. Qui, storicamente, si valorizza la filiera zootecnica con piccole produzioni casearie di qualità.

Prime protagoniste di questa tradizione sono le vacche brune, razza tipica della Valmalenco, lasciate pascolare, sin dall’inizio della primavera, nei maggenghi tra i 1.500 e i 2.000 metri d’altitudine.

Per raggiungere gli alpeggi, si può arrivare comodamente con la propria auto, salendo da Lanzada e oltrepassando Franscia in direzione Campo Moro, guidando per circa 7 km fino all’ampio parcheggio situato all’uscita della seconda galleria a bordo strada.

Da qui si può proseguire in direzione Alpe Campagneda, a piedi o in bicicletta, tramite sentieri e piste ciclabili che coprono l’intera Via del Latte.

Inizia così un percorso sensoriale completo che consentirà di toccare con mano un’attività tipica e tradizionale della cultura di montagna, degustarne i prodotti lattiero-caseari, frutto della tenacia e della fatica di esperti alpeggiatori, e ammirare gli incantevoli paesaggi della Valmalenco.

Tappa 2 - Alpe Campaneda: baite, agriturismo e aziende zootecniche

Con un mezz’ora di camminata si arriverà ai primi alpeggi e alla zona delle baite. Qui il visitatore potrà acquistare i tipici formaggi d’alpeggio prodotti dalle aziende zootecniche della zona o sedersi comodamente ai tavoli dell’agriturismo Il Cornetto per assaggiare i piatti tradizionali della montagna.

Lo spettacolare scenario del Pizzo Scalino farà da cornice alle passeggiate nei bellissimi pascoli estivi che accompagneranno il visitatore sulle grandi praterie montane.

Tappa 3 - Il Rifugio Ca’ Runcasch e lo stallone delle vacche brune

Proseguendo attraverso l’Alpeggio Campagneda, in pochi minuti si raggiungerà il Rifugio Ca’ Runcasch, punto d’appoggio ideale per tutti coloro che desiderano intraprendere la salita al Pizzo Scalino e al ghiacciaio, visitare lo stallone delle vacche brune o, semplicemente, proseguire la passeggiata attraverso l’alpeggio in direzione del Rifugio Cristina.

Qui, non sarà insolito incontrare mandrie di vacche brune. Questa razza, tipica della zona, si addice in modo particolare alla montagna ed è in grado di produrre una qualità di latte molto buona, dall’ottima resa di formaggio.

Insieme alle vacche brune, si potranno incontrare alpeggiatori e alpeggiatrici, coloro che vivono la montagna 365 giorni l’anno in ogni condizione atmosferica e che sono sempre disponibili ad accogliere i visitatori con racconti e suggerimenti utili per il rispetto della natura, del territorio e del loro lavoro quotidiano.

Tappa 4 - Gli alpeggi di Prabello e il Rifugio Cristina

Proprio puntando al Rifugio Cristina, ci si lascerà alle spalle l’Alpe Campagneda per entrare, proseguendo sulla pista agro-silvo-pastorale, nell’Alpe Prabello, dove, a 2.287 metri di quota e in una mezz’oretta di cammino, si potrà raggiungere il rifugio.

Circondato da ampi pascoli e da un incantevole alpeggio con piccole baite e una malga, il rifugio è una presenza storica della Valmalenco da ben 4 generazioni.

Le specialità gastronomiche tipiche della Valle trovano qui una perfetta sintesi di gusto e proposte, con un’attenzione particolare alle fantastiche e imperdibili torte della casa.

Tappa 5 - I laghetti e la sorgente del Pizzo Scalino

Da qui, sarà ancora una volta la pista tracciata a guidare il visitatore attraverso la suggestiva natura degli alpeggi e a ricondurre sulla via del ritorno, attraverso, però, una strada diversa da quella percorsa fino a qui.

Dal Rifugio Cristina, infatti, si sale verso la Piana, attraversando l’acqua della sorgente del Pizzo Scalino e proseguendo poi verso i sette laghetti dell’Alpe Campagneda, spesso utilizzati anche dagli alpeggiatori per far abbeverare le mandrie.

Ad attendere il visitatore, in questo caso, sarà una camminata di circa un’ora, adatta a grandi e piccini e praticabile in ogni stagione, che, attraverso i verdi spazi dell’alpeggio, porterà alle acque cristalline.

Spettacoli imperdibili da ammirare, prima di tornare sulla strada che riporta alle baite e alle aziende zootecniche, dove poter effettuare gli ultimi acquisti prima di proseguire fino al parcheggio.